DIARIO DI UNA PELLEGRINA
TERRA SANTA 23 – 30 SETTEMBRE 2009


26 settembre 2009 sabato

     Sabato Sveglia ore 6,30 colazione partenza ore 7,30, bel tempo caldo, 30/35°.Lasciamo Nazareth per il deserto di Giuda e poi saliremo a Gerusalemme per una pista carovaniera. Primo cek-point ore 8,30 siamo in Palestina nessuno ci ferma. Dobbiamo rimettere indietro gli orologi di un’ora ritorniamo all’ora legale come in Italia.
     Qui gli arabi coltivano uva, ortaggi; le coltivazioni di datteri e i bananeti sono tutti recintati perché non debbono essere contaminati dagli impuri (noi). Attraversiamo le valli secche del Uadi, queste nelle stagioni delle piogge si riempiono e portano giù tutto violentemente (come succede ultimamente anche da noi ). A sx abbiamo la Giordania con la valle del Jabok da dove arrivarono i Patriarchi.
     Attraversiamo le steppe di Moab a dx a orizzonte c’è il Monte Nebo dove morì Mosè. Queste steppe si chiamano anche deserto degli spiriti perché il vento crea dei mulinelli che sembrano persone (ne abbiamo visto uno). Si dice che questa zona venne bruciata con zolfo causa le malefatte degli uomini (Sodoma e Gomorra). Arriviamo all’oasi di Gerico detta città dei peccatori (entra/attraversa/dimora) C’è la sorgente di Eliseo: chi beveva non poteva più aver bambini.
     Ci dirigiamo verso Masada per raggiungere il Mar Morto. Le acque del Mar Morto hanno una salinità che va dal 25 al 45%. E’sempre stato sfruttato: ora per i sali minerali, in antichità per il bitume che serviva per il fondo delle barche. Facciamo il bagno e ci sporchiamo tutte di fango. Entrando nell’acqua con un piede per saggiarne la temperatura mi appiccico sul fondo e rompo subito le mie infradito.
     Camminando con Nives verso il largo arriviamo fino a un punto dove io non tocco più e siccome ho paura perché non so nuotare mi fermo e cerchiamo di riguadagnare la riva, ahimè il sentiero percorso non è più quello dell’andata e cominciamo a trovare buche scivolose e trabocchetti vari dove si va giù anche mezza gamba. Qualcuno cade malamente ma noi no. Da queste buche estraiamo il fango che ci distribuiremo sul corpo e che io ho portato pure a casa (non so se ero autorizzata).
     Dopo la doccia la pelle era veramente morbida! Partenza per Qunran sito archeologico dove furono trovati rotoli di pergamenepergamene dell’anno 100 a.c. Pranzo al Self service e partenza sulla pista carovaniera. Santa Messa nel deserto: panorama stupendo, mozzafiato! Qualche momento di solitudine e due passi per raccogliere sassi e un pizzico di sabbia e via verso Gerusalemme Lungo il percorso si vedono accampamenti di beduini pastori e Arlette ci dice che purtroppo stanno scomparendo: questi sono i veri Signori del Deserto.
     Proprio alle porte di Gerusalemme ritroviamo un gruppo di baracche dei beduini. Giunti in città ci siamo recati subito al Santo Sepolcro: molta gente, molta confusione. Appena si entra nella Basilica troviamo la pietra dell'Unzione di colore rossastro, profumata degli unguenti che cosparsero il corpo di Gesù prima di avvolgerlo nella Sacra Sindone. Si procede in questo ambiente buio e si arriva dietro al S.Sepolcro si accendono le candele x devozioni e poi si spengono nell’apposito attrezzo; siamo tutti in fila e come solito qualcuno cerca di sorpassare…Nella Basilica degli ortodossi si sta celebrando un rito per la vigilia della festa dello yom kippur=purificazione: tutti vestiti di nerotutti vestiti di nero battevano un bastone sul pavimento sfilando in processione verso l’esterno con canti.
     Forse non era il momento giusto per visitare il Santo Sepolcro ed essere sufficientemente raccolti, sono rimasta un po’ “sorpresa”, disorientata tutto quel mercato lì attorno mi ha fatto venire in mente quando Gesù scacciò i mercanti dal tempio…..Visitato anche il Golgota dove Gesù fu crocefisso. Si sale una scaletta sulla destra della Pietra dell’Unzione è composto da 2 cappelle quella destra ricorda la crocifissione di Gesù quella a sinistra appoggia sulla roccia dove venne innalzata la croce e si può toccare da una fessura sotto l’altare. A fianco la roccia mostra la fenditura che si produsse al momento della morte di Gesù. Tra una informazione e l’altra Arlette ci dice che i cristiani in Israele sono solo il 2% mentre vi è una crescita rapidissima dei musulmani.
     Arrivo all’Albergo Paradise a Betlemme sistemazione nelle camere (118) cena. Questa Albergo è più bello come ambiente ma si mangia peggio. Comunque sempre tutto speziatissimo. Siamo a tavola con lo stesso gruppo: i farmacisti Iula e Stefano, la Rita e Silvio, io la Nives Gino Bernardini e Gianni Brasa. Silvio in questa settimana fa proprio la dieta: solo due patate e un po’ di riso. Abbiamo notato che nonostante qui ci sia tantissima frutta in tutti i ristoranti e alberghi dove abbiamo mangiato ci viene consegnato un solo frutto dai camerieri mentre per le pietanze c’è il tavolo self service: forse esportano tutto! Dopocena per i più arditi passeggiata alla Basilica della Natività andata e ritorno a piedi.

Luciana